La vita è come
un libro.
Pagine che si
succedono, situazioni, persone, rapporti. Gioie e dolori.
E si va avanti
perché è necessario arrivare alla fine per capire se tutto quello che è stato
raccontato fino ad allora aveva un senso. E se infine quel senso che si
ritroverà continuerà ad essere anche in ciò che dopo accadrà.
Presi dalla
frenesia di scorrere le pagine ci dimentichiamo di ricordarci che chi scrive
quella storia siamo noi, parliamo di noi stessi, noi siamo i protagonisti. Che
ci facciamo incastrare dalla trama soprattutto quando di fronte troviamo le difficoltà.
Che non sappiamo affrontare, perché possono metterci a disagio chiedendoci il
come e il perché solo per prendere tempo, sapendo che in fondo ogni volta è una
prova ulteriore per capire realmente chi siamo. E tante volte si fa prima a
scappare per non affrontare un confronto dall’esito incerto.
Oggi mi sono
sentito come quelle vongole messe a bagno per spurgare la sabbia. Quella
fastidiosa polvere così spiacevole da masticare. Ho capito che il mio lungo
periodo di pulizia si è compiuto e sono pronto a ripartire. Verso me stesso.
Basta a tutto
quello che non mi corrisponde, basta alle menzogne, alle omissioni, alle paure
ed ai condizionamenti. Basta a chi non vuole diventare adulto e non taglia i
suoi cordoni ombelicali per paura di doversi rivelare, basta a chi gioca sporco
e usa la tua buona fede addirittura i sentimenti, basta a chi è così stupido da
non comprendere la realtà e continua a testa bassa convinto che tutto si
sistemi perché così lo si vuole, basta a chi è rimasto fermo ai suoi
quattordici anni, basta a chi non si vuole fidare, basta a chi non sa rischiare
e butta l’occasione della vita, basta a chi scappa da se stesso, basta a chi
crede che nascondersi dietro al proprio dito possa salvarlo, basta a chi
gioisce dei propri dolori e vive soltanto commiserandosi, basta a chi non sa
cogliere la vera essenza delle cose e delle persone. Basta a chi non ha saputo
o voluto appoggiarsi a me, alla mia buona fede, al mio amore, basta a chi non
ha coraggio, a chi non sa rispettare, a chi pensa sempre e solo a se. Basta. Basta.
Io vado avanti
perché ho tanti importanti capitoli da scrivere. Questa vita è il mio libro ed
io ne sono il protagonista. Chi non può o non vuole esporsi resti nelle pagine
già scritte perché posto avanti non c’è.
Ora sta entrando
luce ed una fresca brezza, nuove finestre si sono aperte mostrandomi paesaggi
nuovi da esplorare, io sono pronto. Finalmente. Non ho paura, io non ho mai
avuto paura di rischiare, ho accettato la paura degli altri sperando di poterli
sostenere.
Non sono deluso,
nemmeno arrabbiato, evidentemente quei capitoli dovevano essere scritti in quel
modo. Lo accetto e proseguo con l’eredità che mi lasciano, pesante ma non più
così insopportabile, come uno stimolo a non tralasciare mai me stesso.
Il nuovo
capitolo è pronto ed ha già un titolo: Aria nuova.