Cosa c’è di più
bello che comprendere definitivamente ciò che ti tormentava? Nulla. E non tanto
perché tu abbia una soluzione a portata di mano ma semplicemente perché quello
che ti logorava la mente, costringendoti in ogni momento ad ipotizzare motivi e
ragioni disegnando scenari sempre più assurdi, si placa. Definitivamente.
So ora dove sta
l’amore, so ora dove l’amore viene solo raccontato, so ora dove sta la paura,
so ora dove sta l’egoismo. So chi sono i bugiardi e so chi sono i sinceri. So chi
vuole nascondere per nascondersi e so chi è costretto a farlo per difendersi.
Come andrà a
finire?
Questo non lo
so, la speranza è che prima o poi un filo di luce illumini la coscienza di chi
marcia spedito su convinzioni sbagliate che oramai gli sono diventate unico
appoggio, che niente possa più prescindere dalla realtà. Che questi rinsaviscano
infine. Per il bene proprio, per il bene degli altri, per il bene della verità.
Perché sempre
quella alla fine sta al centro di tutto e senza di essa può esistere solo
confusione. Che a molti giova ma solo temporaneamente, che a molti duole ma
solo temporaneamente, perché a tutti quelli che la usano strumentalmente all’improvviso
si rivolterà contro con violenza implacabile.
Perché la verità
è essenza della vita.
Chi tenta di
sfuggirle prima o poi ne paga le dure conseguenze.
Spero che tutti
i protagonisti di questa commedia, non ancora drammatica, vengano invasi dalla sua
necessità prima che il tempo utile finisca per sempre. E solo per evitare che
tutto si trasformi in una tragedia. Il resto poi saranno nuove storie da
scrivere.
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