Otto gennaio 2013.
Tempo
fa passai una bella serata in compagnia di alcuni amici, cenammo e bevemmo buon
vino, poi caffè ed amari. Ed infine una bella partita a briscola.
Tante
chiacchiere, ci raccontammo pezzi delle nostre vite come molte volte avevamo fatto,
del passato comune e dei progetti che da giovani inseguivamo. E anche di qualche
sogno infranto.
Tante
risate.
Quando
si parlò di ciò che sarebbe stato il futuro un velo di tristezza scese su di
noi, ci guardammo sorridendoci come a rinfrancarci, perché tutti stavamo attraversando
un momento difficile. Economico soprattutto. Chi perché non aveva più un
lavoro, chi pur avendolo non ce la faceva ad arrivare a fine mese, chi perché passava
il tempo ad inseguire creditori tentando di raggiungerli, chi invece continuava
a sperare in tempi migliori erodendo lentamente ogni risparmio messo da parte provando
così a sopravvivere.
Dopo
cena si unì a noi una persona che stava nello stesso ristorante, nel tavolo in
parte al nostro, era stata fino a quel momento testimone delle nostre parole
senza mai intervenire e apparentemente senza ascoltare. Quando ci accorgemmo di
lui l’invitammo a bere un amaro e fare il quinto per una briscola chiamata. Sorrise imbarazzato ma poi accettò girando la sua
sedia verso di noi.
Quell’uomo
aveva chiaramente sentito tutti i nostri discorsi. Dopo un paio di mani, forse
sentendosi a suo agio, si permise di dire la sua.
Sorridendo.
Diede
semplicemente il suo punto di vista.
Parlò
brevemente di politica, della situazione del nostro paese, delle imminenti
elezioni. Era molto lucido e preparato.
Fu
interessante ascoltarlo: una volta tornato a casa ripensai molto a ciò che
avevo sentito e dentro di me nacque un’esigenza immediata di chiarimento.
Per
fissare e non dimenticare quel pensiero che in realtà non era solo il mio. Ciò
che avevo sempre pensato e creduto finalmente sentito con le parole di chi sapeva. Di chi non aveva più dubbi e
seppur rassegnato alla fine imminente non voleva cedere a nessuno nemmeno la
propria dignità.
Iniziai
vorticosamente a scrivere.
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