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lunedì 14 settembre 2015

post 174: edera (inedito 2015)



Una buona parte delle persone che ho conosciuto appaiono sempre nella stessa forma, ferme in posizione comoda, a prescindere da quello che accade attorno. Indifferenti a ciò che sentono ed insensibili a quello che desiderano. Sono come gli arbusti che sopravvivono immobili sperando che mai alcuna sventura li possa anche solo sfiorare. Tutto fondato su di un’unica certezza: l’apparente solidità e sicurezza del terreno in cui sono conficcati. E quello basta: sanno cosa è il meglio ma preferiscono un peggio garantito di fronte all’incertezza del doversi sforzare provando a vivere in un terreno migliore.
L’altra parte di persone che ho conosciuto si muove apparentemente in totale autonomia, magari con la presuntuosa necessità d’ostentarlo, in realtà hanno sempre bisogno di un sole a cui rivolgersi per succhiare l’energia senza la quale muoiono. Come girasoli. Sono quelli che ti possono anche ingannare ma che prima o poi trovi fermi al buio, perché quello arriva per tutti, immobili senza più capacità d’essere. Rassegnati all’idea che solo l’attesa d’un nuovo sole sia la soluzione. Falsi ipocriti che si mascherano dietro ad un’apparenza rassicurante e conosciuta, nel profondo insoddisfatti adattati a vivere di sola luce riflessa, capaci di gioire solo della mediocrità perché incapaci d’essere liberi.
Poi ci sono quelli come me, edera, che senza sole e senza appigli provano sempre e comunque a muoversi. Per rispettare la loro natura, alla costante ricerca della vita, per niente impauriti dalle difficoltà che dovranno affrontare.
Perché l’edera, più la tagli e più tenti di ridurla, più si fortifica e cresce.
In una continua rinascita che inizia sempre d’autunno, con il buio e il freddo, perché siamo certi che quello che conta non lo abbiamo vissuto. Alla continua ricerca di se stessi, attraverso la durezza della prova, come un necessario lascia passare per capire chi veramente siamo. E fiduciosi accogliamo la vita. Sempre e comunque.

Edera.

Solo questo posso essere.

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