Maurilio incontrò Silvia
ad una prima teatrale. Fu subito evidente l’interesse reciproco. Ma per motivi
diversi.
Silvia Lo Piglia, attrice milanese
ventiseienne con esperienza risicata in piccole compagnie oratoriali, era una
bella donna, un po’ rifatta ma quel genere di rifatto che va abbastanza. Labbro
a canotto, naso assottigliato con vaga desinenza francese della punta, zigomo e
mento trapezoidali, tetta balconata tipo chalet, insomma, il tipico esempio di
bellezza televisiva anni novanta/duemila. Silvia non era certo una brava
attrice, ma questo non fu mai un problema: Maurilio,
nella prima cosa che le produsse a teatro, la dotò di suggeritore fisso di
quinta per ovviare al suo più grande limite. Dimenticarsi le battute. Ma non
contenta di ciò, trattandosi di un vero talento naturale, riusciva a sbagliare
anche su suggerimento. Ma oltre a questo la Lo
Piglia, Silvia, era molto
antipatica perché la voleva sempre vinta lei, ed in più era stupida da non
riuscirci nemmeno a litigare. Impreparata, ignorante, sbagliava i congiuntivi,
adorava gli avverbi, parlava per luoghi comuni, li usava come pillole di
verità, ne aveva uno pronto per ogni occasione.
“Non ci sono più le mezze stagioni…senza una
laurea non vai da nessuna parte…i gatti si affezionano più alla casa che al
padrone…Sean Connery più invecchia più è diventa bello…Pippo Baudo è un grande
professionista…è proprio vero che una volta ci si divertiva con poco…gli
extracomunitari rubano il lavoro ai nostri figli…se un bell’uomo non ti guarda
è frocio…a Capodanno l'importante è stare insieme, anche a casa di amici…fare
il medico non deve essere un lavoro ma una missione…mi piace correre in
macchina ma lo faccio soltanto quando sono solo…il pane di una volta aveva
tutto un altro sapore…dove si fermano i camionisti si mangia bene…i capelli
corti danno un senso di pulito…le ragazze grasse sono le più
simpatiche…l'importante è essere belli dentro…i neri hanno il ritmo nel
sangue…il parquet è bello ma troppo delicato…il cane lo vorrei, ma ci vuole il
giardino…i figli maschi sono più attaccati alla madre…del maiale non si butta
via niente…le nevicate di adesso non sono come quelle di una volta…il
pianoforte è la base di tutto…d'estate nelle case antiche si sta più freschi…se
hai le qualità prima o poi emergi…”
Ecco, se
hai le qualità prima o poi emergi, questa è la frase che preferiva usare di
più. Forse Silvia sapeva quello che
stava facendo. Diventando la donna ufficiale di Maurilio fu naturale divenire prima, una diva del teatro, poi del
piccolo schermo ed infine, una star del cinema. Una volta raggiunti i suoi
scopi scaricò Maurilio via sms
per scappare con un fotografo cingalese bisessuale, consumatore smisurato di
lasagne alla bolognese e, secondo i più informati, gran fumatore di crack.
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