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sabato 13 febbraio 2016

post 191: credevo in te (Pensieri Inevitabili – 2005/2015)



Credevo in te e quello che dicevi
credevo in te e quello che mostravi
ma era tutta finzione una squallida commedia scritta con attenzione dettegli studiati nell’ombra utili a colpirmi se mai li avessi intuiti

Ti ho dato tutto
cuore fede sentimento valore esempio
li hai presi nutrendoti avida perché sei nata priva
ti servono come l'aria a chi sta soffocando
quando i primi dubbi hanno cominciato ad illuminarmi ho chiesto ingenuamente i perché cercando poi risposte nel tuo ambiguo silenzio ed era come vagare nella nebbia mattutina che sale dai fossi e si spalma sui campi rendendo tutto apparentemente placido e sicuro e quasi affascinante

Ai primi raggi di sole tutto s’è schiarito lo scenario squallido s’è mostrato in tutta la sua crudele verità dalla forma tagliente come cocci rotti di bottiglie sui quali scalzo ero costretto a camminare pensando d’essere in errore immaginarlo e continuare a farlo pure quando i dubbi tentavano di scuotermi le ferite iniziavano a sanguinare ed ancora pensavo al frutto marcio d’uno sbaglio, di qualche mio sbaglio, stringendo i denti e sopportando la pena che aumentava non riuscendo che a procedere

Perché semplicemente mi fidavo perché semplicemente t’amavo

Infine grondante e straziato impormi la resa accantonando gli ultimi brandelli rimasti del sogno osservando attonito la realtà oramai svelata dovendo farlo essere di fronte a quel peggio che ormai si palesava implacabile immune alle mie inutili lacrime come un bambino disperato che non sopporta il rifiuto e combatte impaurito all’abbandono che già sente respirando a fatica sconvolto e rassegnato alla malvagia realtà diventata evidenza

E tutto in un istante
solo e unico
diventato incancellabile perché evidente la sua fasulla sostanza

Voglio la tua pena
voglio giustizia
voglio equilibrio
voglio ridurti all’impotenza
voglio smettere d’insegnarti ad amare
voglio rinunciare all’aria viziata e putrida che m’hai obbligato a respirare con l’inganno
voglio la vita la mia vita quella vita che è sempre stata
voglio la vita che tornerà ad essere

Mi lacera sapere che ciò sarà attraverso la tua totale e definitiva capitolazione
altro modo non esiste
tanta crudele determinazione è necessaria

Non ti perdonerò mai perché m’hai svelato la parte peggiore di me
quella che sa odiare
quella che non avrei mai voluto scoprire
quella che da quell’istante mi ha fatto diventare un uomo diverso


L’uomo che non vorrei essere

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