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mercoledì 23 aprile 2014

Si scoprono le carte


 
Dopo il primo incontro, nato dalla curiosità dell’amica, ne susseguirono fra le due coppie sempre di più frequenti. A Maurilio non dispiaceva soprattutto per il fatto che poteva stare con Italia verso la quale nutriva un interesse mai sopito. E pure Madori ed il Burfo dimostravano una reciproca simpatia: per questo i quattro così diventarono una doppia coppia con uscite fisse nei fine settimana. Il Burfo, in realtà, sembrava un’altra persona: gentile, pronto al dialogo, generoso. Italia era felice di quel cambiamento avvenuto, secondo lei, dopo la loro separazione a seguito della storia con Onan il guardone. Anche Maurilio sembrava più sereno: stava bene con Madori, se non altro per le generose dosi di sesso delle quali la sua quotidianità ora era piena, e le grigie nubi che spesso occupavano la sua mente si erano dissolte.
Arrivò l’estate: i quattro decisero di fare insieme una vacanza. Madori organizzò tutto. Quindi giorni da sogno sulla spettacolare isola di Cayo Largo a Cuba. Arrivò il momento della partenza ma l’organizzazione di Madori fino a quel momento perfetta, iniziò a fare acqua, per un tragico errore venne scambiato l’orario della partenza. Le nove della sera per le nove della mattina. Così si scatenò una drammatica rincorsa fino all’aeroporto dove però il gruppo giunse troppo tardi. Miracolosamente riuscirono a trovare due posti su di un volo successivo ed altri due per il giorno successivo. La situazione si risolse così: Madori ed il Burfo partirono per primi visto che le prenotazioni erano a loro intestate. Maurilio e Italia li avrebbero raggiunti il giorno successivo.
E così fu: Maurilio ed Italia si presentarono il giorno dopo in orario all’imbarco, poi decollo, volo, ed atterraggio. Tutto in perfetto. Forse troppo perfetto visto che, appena giunti in albergo, sorpresero Madori ed il Burfo nudi a letto avvinghiati in una postura post-copulativa inequivocabile. I due allettati negarono ogni addebito ma questo non convinse i due scopritori, e soprattutto, la loro buona fede.
Scoppiò il pandemonio.
Urla, graffi e pugni.
Le due donne si presero a cucinate insultandosi mentre il Burfo, svegliatosi di soprassalto non riuscì altro che a scatenare la sua naturale vena violenta colpendo Maurilio con un diretto destro in piena faccia e facendolo stramazzare al suolo. Quel tutti contro tutti finì sedato dalla polizia chiamata dal direttore dell’albergo che, dopo averli costretti a risarcire i danni procurati, li fece scortare fino all’uscita. I quattro, senza albergo, ripiegarono verso l’aeroporto dove attesero in un silenzio assoluto, il primo volo utile per tornare in Italia. E sì, perché la polizia cubana non è certo tenera. Furono piantonati nella sala d’attesa da due guardie armate che non li persero di vista per tutto il tempo necessario a farli ripartire.
Solo sguardi di fuoco, nessuno però osò fiatare, le coppie della partenza si erano dissolte. Fu un triste e lungo volo di ritorno.
Ma non per tutti.

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